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Proposte turistiche

Le spiagge

Puoi guardare tutte le meravigliose spiagge comodamente raggiungibili dal Livingston bed & breakfast nella pagina dedicata al paese di Capoterra e alle coste vicine.

La città di Cagliari

Durante la vostra permanenza nel sud dell'Isola è quasi d'obbligo fare tappa a Cagliari, città dalla storia plurimillenaria e centro amministrativo storico dell'isola.

Sede universitaria e arcivescovile, conserva intatti nel centro storico di Castello (Casteddu) autentici "pezzi" di storia isolana, con la Cattedrale di Santa Maria di Castello costruita nel corso del duecento, il palazzo Reale o Vice Regio, le torri trecentesche di S. Pancrazio e dell'Elefante e il Bastione di Saint Remy costruito sulle mura del XIV secolo.

Sempre nel centro storico nei quartieri di Marina e Stampace è possibile dedicarsi allo shopping e alle serate di movida cittadina.

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Ma Cagliari è anche mare: secondo la leggenda, il vasto tratto di mare antistante la città di Cagliari fu ribattezzato Golfo degli Angeli dopo una battaglia che vide angeli e demoni contendersi il dominio di questi luoghi di particolare bellezza.

Lucifero, a capo dei demoni sconfitti, fu precipitato in mare col proprio cavallo, la cui sella si conficcò sul promontorio che segna l'inizio del lungo litorale del Poetto imprimendo la caratteristica forma che da allora giustificò il toponimo di Sella del Diavolo.

Un'ipotesi sull'origine del curioso nome di questa un tempo magnifica spiaggia che unisce Cagliari a Quartu Sant'Elena pone l'etimo in relazione con la Torre del Poeta, ancora visibile sulla Sella del Diavolo e nota al letterato latino Ennio, che ne fece punto di osservazione e ispirazione per le sue opere. Una seconda ipotesi fa invece risalire il toponimo al termine catalano pohuet, pozzetto, per via dei numerosi pozzi e cisterne naturali e artificiali esistenti nella zona.

Con la costruzione dei primi stabilimenti balneari agli inizi del '900 e con lo sviluppo del turismo balneare il Poetto è divenuto la spiaggia più frequentata dai cagliaritani in ogni stagione dell'anno. Durante l'inverno è infatti luogo ideale per trascorrere l'ora di pranzo degustando ricci di mare, d'estate si popola di bagnanti e dei numerosi frequentatori notturni presso i caratteristici "chioschetti" che offrono consumazioni e musica dal vivo.

webcamwebcam di Cagliari dal sito cagliarimeteo.it aggiornata regolarmente

La provincia di Cagliari

Chi viaggia in Sardegna è stupito dalla continua diversità del territorio. Accade anche nel Sud Sardegna, perchè la varietà e la bellezza delle rocce disegnano il paesaggio in molteplici modi, imprevedibili e soavi.

Il Sud Sardegna è tra le più antiche terre emerse e, nel suo sud-ovest, affiorano le più antiche rocce d'Italia. Le Alpi non c'erano ancora quando rosari di vulcani fornivano massa alla nascente zolla sarda.

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Le forze immani che per milioni di anni plasmarono in ogni possibile modo il territorio delle Province di Cagliari, di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano hanno lasciato impronte nitide e potenti: nella varietà delle rocce (graniti, calcari, arenarie, scisti, trachiti, basalti, marmi, porfidi), dei minerali e dei paesaggi montuosi, delle grotte e delle coste del Sud della Sardegna, il cui territorio, a nord-est, è splendidamente chiuso dai tacchi calcarei della Barbagia di Seulo.

Nei Parchi Regionali, sulle Giare e nella più estesa Riserva WWF d'Europa (M. Arcosu) si esplora il selvaggio e mediterraneo patrimonio verde del Sud Sardegna, ma l'incanto del Sud dell'Isola è anche nel profumo che regalano all'aria i fiori spontanei gialli, rosa e viola che da febbraio a giugno ricoprono monti, prati, arenili e anche gli incolti urbani.

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La primavera è il momento migliore per osservare la fauna acquatica delle lagune delle Province di Cagliari, di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano, dimora dei fenicotteri rosa.

La varietà e l'integrità degli ambienti naturali ma anche le grandi distese ancora oggi poco antropizzate, hanno permesso la conservazione di habitat adatti a ospitare una ricca e variegata fauna che l'isolamento geografico dell'isola ha reso unica nel bacino del mediterraneo, infatti all'interno dei bellissimi parchi presenti nel Sud Sardegna, si possono trovare animali come il cervo sardo, il cinghiale, la volpe, la martora, il muflone.

Lo stagno di Molentargius

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I fenicotteri frequentano gli stagni sardi da diversi secoli, anche se, sino a qualche anno fa, non si fermavano in Sardegna durante il periodo della riproduzione, almeno stando agli studi che risalgono sino al 1700.

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La Sardegna infatti era considerata importante come zona di sosta e di svernamento delle specie che nel sud della Francia la "Camargue" hanno un punto di riferimento fisso. Dal 1993 parte dei fenicotteri hanno adottato lo Stagno del Molentargius come punto di riproduzione.

Nel 1994 i fenicotteri hanno riutilizzato i nidi dell'anno precedente ristrutturandoli, nel 2000-2001 ci sono state oltre mille coppie di fenicotteri che hanno nidificato, dal 2002 abbiamo assistito a un incremento della nidificazione dei fenicotteri rosa nella zona umida del Molentargius, con la nascita di quasi 3000 pulli, così si chiamano i pulcini dei fenicotteri.

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Il centro storico di Capoterra

Il nome Capoterra deriva dalla parola latina Caput Terrae, col quale era chiamato il primo nucleo abitato, situato, secondo quanto fanno pensare alcuni ritrovamenti, in località Tanca sa Canna, tra Santa Vittoria e Mannu su Pezzu.

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In realtà, in periodo romano, il nome si estendeva al promontorio che arriva sino a Capo Pula. I primi nuclei abitati nel territorio, hanno origine in epoche ancora più remote, infatti, sono stati rinvenuti resti di insediamenti del periodo prenuragico (in Cuccuru de Ibba e a Pranedda de Punta Sa Loriga), nuragico (Carruba Durci) e punico (Su Loi).

Se il nome attuale è di derivazione latina, il centro abitato ha origini secentesche e deve la sua nascita al barone Torrellas che fondò il villaggio cui diede nome Villa di Sant'Efisio: qui vennero trasferite genti, scampate alla pestilenza, che provenivano da diverse parti dell'isola.

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Il territorio del Comune di Capoterra si estende per 68 Kmq dalla corona montuosa attraverso la piana alluvionale, sino allo stagno di Capoterra e conta circa 23.000 abitanti. Il nucleo cittadino è circondato, dalla costa alla montagna, da diversi nuovi quartieri residenziali, scelti come dimora sia dai nativi che, come già accadeva nei secoli scorsi, da molti cagliaritani che preferiscono respirare l'aria salubre e profumata della campagna e godere di spazi più ampi.

L'aumento della popolazione è stato, negli ultimi anni, tra i più alti dell'Isola, questo ha comporato un incremento dei servizi rivolti ai cittadini e la necessità di provvedere alla loro dislocazione sul territorio. I numerosi quartieri da cui il centro storico è circondato sono dotati sia di strutture sanitarie che di farmacie, nonché di scuole e centri commerciali.

Il nucleo cittadino di Capoterra annovera oltre alle Scuole Materne, Elementari e Medie ben due Istituti Superiori, molto attivi nell'ambito della ricerca storica e nella documentazione della cultura sarda.

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Non solo mare: il Parco Naturale del WWF di Monte Arcosu

La montagna è a due passi da Capoterra: il complesso forestale Monte Arcosu-Piscinamanna costituisce la foresta di macchia mediterranea più estesa dell'intero bacino del Mediterraneo.

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A coloro che entrano nella Riserva WWF di Monte Arcosu, ad un passo da Cagliari, sembra di vivere in un documentario di cui, finalmente, si è anche un pò protagonisti. È uno dei pochi parchi naturali dell'isola più ammirata del Mediterraneo, uno degli ultimi regni del cervo sardo, uno scrigno di biodiversità.

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